Negli
anni compresi tra le due guerre mondiali, ed in particolare nel
periodo intorno al 1930, alcune tra le più importanti
industrie
fotografiche produttrici di materiale sensibile iniziarono a
commercializzare anche apparecchi fotografici.
Quasi inutile
ricordare la Kodak, di cui abbiamo più volte raccontato le
vicende
nelle pagine precedenti, per cui la contemporanea produzione di
pellicole e fotocamere era un fatto assolutamente naturale fin dal
lontano 1888, con la Kodak n.1, e poi successivamente con una serie
di fotocamere che hanno contribuito a scrivere la storia della
fotografia.
Tra la fine del 1920 e l'inizio del 1930
anche la
francese Lumiere e la tedesca Agfa iniziarono a presentare al
pubblico semplici apparecchi fotografici con il proprio marchio,
particolarmente impegnata in questa azione fu la società
germanica
che aveva acquisito e fuso al proprio interno l'antica azienda
Rietzshel Camerawerke di Monaco, attiva fin dal 1896, di cui quindi
poteva utilizzare le conoscenze, le competenze e gli stabilimenti per
ideare e produrre le fotocamere a marchio Agfa.
Nei
primi anni del 1930 anche le due importanti industrie di materiale
sensibile italiane, Tensi e Cappelli, presentarono sul mercato
fotografico nazionale due fotocamere con i rispettivi marchi,
poiché
entrambe le aziende non avevano le conoscenze e le strutture adatte
alla produzione di apparecchi fotografici si affidarono per la
fabbricazione degli stessi ad altre società.
La fotocamera Tensi
era un apparecchio in metallo per pellicole formato 127 (o 4,5x6 cm)
molto compatto con obiettivo estraibile montato su un tubo in
bachelite con una ampia filettatura elicoidale; il formato del
negativo ottenibile era di 4x6 cm, la messa a fuoco era fissa, dopo
aver estratto completamente l'obiettivo dal corpo macchina, il tempo
di otturazione unico, non specificato, inquadratura del soggetto
mediante un semplice mirino a traguardo.
Sulla parte frontale
dell'obiettivo, oltre alla marcatura “Tensi e C.
Milano”, era
ben visibile la scritta “Brevetti Internazionali
Ruberg” dal
momento che l'apparecchio era certamente fabbricato dalla
società
tedesca Ruberg e Renner; infatti la fotocamera della Tensi era una
copia quasi esatta di un apparecchio prodotto dalla ditta germanica
nello stesso periodo (1933-1934).
La collaborazione o comunque la
produzione dell'apparecchio per conto della Tensi durò per
un tempo
molto breve dal momento che la fotocamera a marchio italiano
è oggi
decisamente rara.
Al marchio Cappelli potrebbero essere
attribuite,
a torto o a ragione, più fotocamere per altro molto simili,
ma
sicuramente quella meglio pubblicizzata e quindi più
facilmente
ascrivibile alla società milanese era un apparecchio box e
così
recitava la descrizione dello stesso in un pieghevole pubblicitario
redatto dall'azienda lombarda:
“ Un ottimo apparecchio a
pellicola formato 6x9 per dodici fotografie 4,5x6. Intera
costruzione in metallo / Ricoperto uso pelle / Accessori
nichelati. Obbiettivo aplanatico (fuoco fisso da metri 3,50) /
Lente addizionale per fotografare soggetti sino ad un metro /
diaframma regolabile a F.11, F.22, F.32 / Mirino a specchio nei due
sensi e iconometrico / passo per cavalletto. Offerto al pubblico al
prezzo speciale di propaganda di lire 45.”
L'apparecchio
in questione era fabbricato quasi certamente dalla FIAMMA di Firenze
dal momento che si trattava di una copia esatta di una fotocamera
denominata Fiammetta commercializzata nello stesso periodo dalla
società toscana.
Il periodo cui facciamo riferimento
doveva essere
compreso tra il 1932 ed il 1933 ovvero il momento in cui avveniva la
fusione tra la FILM di Ferrania e la Cappelli, il pieghevole
pubblicitario che abbiamo citato precedentemente era ancora intestato
alla Michele Cappelli Soc. An. e non sono conosciuti apparecchi
fotografici con il marchio della nuova società FILM
– Cappelli e
Ferrania.
È
probabile quindi che anche in questo caso il numero di fotocamere a
marchio Cappelli prodotte sia stato modesto, infatti oggi anche
questo apparecchio è abbastanza raro.
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Fotocamera
Tensi

Fotocamera
Reberg e Renner

Apparecchio
Box Cappelli

Box
Cappelli e Fiammetta a confronto
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