Euramatic
Euramatic FC
Veramatic
Ferrania-3M 1014
Ferrania-3M 3055
3M 1020
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Nel
periodo
compreso tra il 1966 ed i primi anni del 1970 la nuova
proprietà non
fece praticamente nulla per evitare il declino della Ferrania nel
settore della produzione di fotocamere; probabilmente non c'erano le
condizioni per andare contro la forte concorrenza giapponese e gli
americani della 3M ne erano consapevoli.
Nel
1966
la
presenza dei nuovi proprietari americani iniziò ad essere
più
visibile e su molti prodotti comparve il nuovo marchio Ferrania-3M,
anche su alcuni modelli di fotocamera; ed il primo apparecchio con
tale logo fu la Euramatic
In quel periodo la
“lotta” tra sistema Kodapak e
sistema Rapid era ormai alla fine ed il vincitore era il sistema
ideato da Kodak, così anche la Ferrania si adattò
alla nuova
situazione iniziando a produrre pellicola nel formato e nei
caricatori Kodapak e la Euramatic fu la prima fotocamera dell'azienda
ligure per il formato 126.
L'apparecchio era fabbricato a Milano
e nella sua semplicità aveva buone proprietà
tecniche con obiettivo
acromatico con messa a fuoco regolabile e la possibilità di
scegliere tra tre diaframmi, ma la caratteristica più
curiosa era la
presenza di un piccolo flash incorporato la cui parabola era
ripiegabile ed appariva premendo un piccolo bottone.
presentata alla Photokina
di
quell'anno.
Nel 1967
“l'italianità” della Ferrania
subì un altro duro colpo con la chiusura dell'omonima
rivista “Ferrania”
dopo 20 anni di pubblicazione ininterrotta.
Certo questo periodico
forse era rimasto troppo fermo su certi modi di raccontare la
fotografia, troppo legata al dilettantismo dei circoli fotografici
tradizionali in un momento in cui il mezzo fotografico diventava
sempre più popolare, in cui molti giovani si avvicinavano
alla
fotografia ed era necessario parlare un linguaggio più
semplice,
moderno e pratico; ma viene da chiedersi se non era possibile puntare
ad un rinnovamento anziché alla chiusura.
Così mentre
“Ferrania”
moriva nascevano nuovi periodici specializzati come
“Fotografare”(1967),
“Fotopratica”(1968), “Tutti
Fotografi”(1969); alcuni di questi sono ancora oggi venduti e
letti
dai fotoamatori italiani.
Anche il
listino degli apparecchi fotografici subì un taglio con la
scomparsa
di tutte le fotocamere della serie Lince.
Nel 1968
iniziò la produzione di altri due apparecchi per caricatori
Kodapak,
la Euramatic FC e la Veramatic,
entrambi fabbricati a
Milano.
La Euramatic FC era una evoluzione della
precedente
Euramatic e differiva solo per la presenza dell'attacco per cuboflash
a sostituire il flash incorporato a lampadine; era disponibile in
cinque colori (nero, bianco, arancio, verde, azzurro).
La Veramatic
era un apparecchio che puntava ad attrarre il
pubblico per la sua semplicità, simpatia e basso
costo:
- semplicità: piccole dimensioni,ottica a fuoco fisso e due
diaframmi, tempo fisso, slitta flash con contatto caldo
- simpatia: disponibile in cinque diversi modelli bicolore:
nero/grigio, bianco/oro, rosa/verde, arancio/azzurro,
rosa/verde.
- basso costo: costo solo 5.500 lire, uno dei più bassi
della sua categoria.
Vorrei inoltre far notare che le
Veramatic
potevano essere marcate con il solo nome Ferrania o con quello
Ferrania-3M.
Il 1969
sembrò
l'anno della riscossa con la presentazione di ben cinque nuovi
apparecchi seconda la ben collaudata filosofia Ferrania: una semplice
fotocamera per caricatori Kodapak da costruirsi a Milano e quattro
fotocamere per il 24x36 mm di fabbricazione tedesca; oltre ad avere
il marchio Ferrania-3M questi nuovi prodotti vennero battezzati con
delle sigle numeriche e, nell'ordine, furono denominate 1014, 3025,
3035, 3045 e 3055.
La Ferrania-3M 1014
era in pratica
una Veramatic ulteriormente semplificata e priva della
possibilità
di scegliere il diaframma, era disponibile in sole due colorazioni:
nero/grigio e grigio/verde.
Le
quattro
fotocamere per il 24x36 mm erano ancora una volta le copie di
apparecchi della Dacora:
Ferrania-3M 3025 (Dacora
Dignette
300) - caratteristiche simili alla Lince 3S, obiettivo
45mm/2,8,
otturatore Prontor 300S, autoscatto, slitta flash con contatto
caldo.
Ferrania-3M 3035 (Dacora
Dignette 300L) - come
modello 3025 con in più l'esposimetro
Ferrania-3M 3045
(Dacora
Super Dignette 300L) - simile a modello 3035 con obiettivo
migliorato, senza autoscatto e con due attacchi per flash (slitta con
contatto caldo e sede per cuboflash)
Ferrania-3M 3055 (Dacora
Super Dignette 500 SR) - come modello 3045 con otturatore
migliorato,
autoscatto e telemetro.
Il 1970
segnò l'epilogo del
marchio Ferrania con la presentazione di una serie di
fotocamere per caricatori Kodapak con il solo marchio 3M , la
scomparsa del nome Ferrania fu definitivo all'inizio del 1971 con la
nascita della 3M Italia SpA.
In quell'anno uscirono anche di
produzione tutte le vecchie fotocamere Ferrania, anche importanti
come la Eura, ed alcune più recenti vennero cammuffate e
rese quasi
irriconoscibili; i dirigenti 3M vollero dare un taglio netto con il
passato, per loro il nome Ferrania non era quello di un padre
glorioso da ricordare ma piuttosto quello di un parente povero da
dimenticare al più presto.
Tra gli
apparecchi presentati in quell'anno vorrei ricordare solo quelli
sicuramente fabbricati a Milano perchè furono gli ultimi: 3M
1020, 3M 1024 Automatic, 3M
1036 Automatic.
La 3M
1020 era praticamente la copia della Veramatic,
stesse caratteristiche tecniche e due colorazioni: grigio/nero e
bianco/oro; la sua nascita determinò la morte della
Veramatic.
La
3M 1036 era la copia della Euramatic FC e la 3M 1024 era lo stesso
modello semplificato con fuoco fisso e diaframma fisso; entrambi gli
apparecchi erano disponibili in due colori, nero e bianco.
Qualche
anno dopo lo stabilimento ex-Ferrania di Milano venne definitivamente
chiuso e venduto, la 3M Italia continuò a vendere fotocamere
di
provenienza spesso ignota, probabilmente fabbricati in estremo
oriente.
Il marchio Ferrania
riapparirà nel 2000, ma quella è
un'altra storia.
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