Nel 1949 per i
fotografi italiani la situazione generale era in miglioramento, in
particolare il materiale sensibile si poteva trovare con maggiore
facilità, sia perchè era aumentata la produzione
interna,
sia
perchè era disponibile materiale di aziende estere come
Kodak,
Ansco
e Gevaert, anche se i prezzi erano ancora alti.
In
quell'anno fu organizzato anche il 1° Congresso FIAF, la
Federazione
Italiana Associazioni Fotografiche
Sui mercati
europei la produzione italiana riceveva una discreta accoglienza, con
alcune eccezioni come la Francia dove la nostra industria non poteva
esportare.
In
Germania la
produzione iniziava a consolidarsi, varie aziende si erano trasferite
nella zona ovest del paese, controllata dagli Americani, oltre alla
Zeiss-Ikon anche la Kodak e la Nagel, ed iniziavano ad esportare
negli USA, in Svizzera ed in Svezia.
Anche in altri
paesi europei in quell'anno vennero presentate per la prima volta
fotocamere che entrarono nella storia della fotografia: la Hasselblad
in Svezia e la Alpa in Svizzera.
Alla
Fiera di
Milano di quell'anno le novità si chiamavano Closter II,
Kristall e
Comi Luxia mentre era maggiore la presenza di aziende estere
germaniche (Agfa, Zeiss, Voigtlander) e non solo, come la svizzera
Alpa.
Ma il paese in
cui ogni fotografo avrebbe voluto vivere nel 1949
erano gli USA, là non mancava nulla e sul Progresso
Fotografico
alcuni articoli ne raccontavano ogni particolare.
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