Nel
1950 la
produzione in Germania di articoli fotografici era ulteriormente
aumentata; c'erano problemi tra russi ed americani riguardo la
proprietà di alcuni marchi, come ad esempio Zeiss e Agfa,
che
avevano fabbriche sia all'est (Dresda e Wolfen) che all'ovest
(Stoccarda e Leverkusen).
Sulle riviste
specializzate si parlava anche della ripresa produttiva
dell'industria fotografica giapponese che era poco conosciuta in
Europa ma relativamente diffusa negli USA.
L'industria
fotografica italiana cominciò a perdere il vantaggio
accumulato su
quella tedesca, ora la Germania tornava ad essere un concorrente
temibile con prezzi paragonabili a quelli dei prodotti
nazionali.
Varie le novità tedesche: nuovo modello Rolleiflex,
Leica IIIc, Contax II, Contax S (simile alla rectaflex); una curiosa
notizia trovata su Fotorivista: la Leitz denunciava che in Italia si
costruivano falsi obiettivi Elmar.
Buono il
rapporto tra Italia e Francia con uno scambio praticamente paritario,
dalla Francia importavamo soprattutto obiettivi contro l'esportazione
di fotocamere.
Alla Fiera di
Milano di quell'anno erano presenti diverse aziende estere
direttamente o per mezzo di rappresentanti (come Zeiss, Kodak,
Voigtlander, Rolleiflex, Leitz, Linhof).
L'industria italiana
presentava varie novità, come Iso Bilux, Ferrania Falco S e
Elioflex, Comi Luxia II, Closter IIA; successivamente vennero
presentate anche la Rectaflex Junior e, finalmente, la tanto attesa
San Giorgio Janua.
L'uso delle
pellicole a colori si diffondeva sempre di più ed i
fabbricanti di
lenti ed obiettivi cominciarono a realizzare ed utilizzare prodotti
in cui il vetro ottico era opportunamente trattato con rivestimenti
antiriflesso (lenti azzurrate).
Altre novità presenti sulla stampa specializzata del 1950
furono:
-
nascita dell'apparecchio Polaroid di Edwin Land
- uso dei
primi proiettori automatici per diapositive, in Italia la Durst
fabbricava il Propamat
- primi esperimenti di cinematografia
elettronica
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