Nel 1956
il
mercato fotografico in Italia era in espansione grazie soprattutto
agli apparecchi economici ed ai prezzi bassi dovuti alla grande
concorrenza tra i commercianti; comunque rispetto ad altri paesi
europei il numero dei fotografi dilettanti in Italia era ancora basso
e quindi c'erano ampi margini di miglioramento.
Era invece
difficile vendere apparecchi di alta classe, in quel settore erano
preferite le fotocamere estere ed incideva fortemente il fenomeno del
contrabbando.
Nelle fotocamere di alta gamma dominava
in Europa
il prodotto tedesco, dopo l'Italia anche l'Inghilterra aveva dovuto
cedere le armi; in quell'anno la Zeiss acquistò la
Voigtlander e
strinse accordi con la Gevaert.
Sul
mercato
USA era in pieno svolgimento il braccio di ferro tra Giappone e
Germania, i produttori nipponici erano forti nel segmento delle
fotocamere per pellicola 35 mm e stavano tentando di fare concorrenza
anche nel segmento delle biottiche 6x6.
In tutti i casi la forza
del prodotto giapponese era nel prezzo basso a fronte di una buona
qualità sia nella parte meccanica che nella parte ottica.
Alla
Fiera di
Milano le industrie italiane ancora attive riuscirono a presentare
delle novità, come la Durst Sei-Sei, la Closter Sport, la
Bencini
Comet III, apparecchi in genere economici in un momento in cui i
prezzi delle fotocamere tedesche tendono ad aumentare (+10%).
In
Italia la fotografia a colori era in lenta espansione e la pellicola
negativa iniziava a scalfire il dominio della pellicola invertibile.
Alla
Photokina di Colonia il mercato mostrava una relativa calma e le
novità, che non furono molte ed incisive, erano all'insegna
della
automazione e del controllo della messa a fuoco, vennero quindi
presentate nuove reflex e nuovi apparecchi con esposimetro
incorporato. Possiamo citare la Kodak Retina Reflex, le Zeiss
Contaflex III e IV, la Pentacon con esposimetro, la Zeiss Ikoflex
Favorit L (biottica 6x6 con esposimetro).
Una citazione
particolare merita la Adox 300, un apparecchio per pellicola 35 mm
con dorsi intercambiabili.
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