Alla Fiera
di Milano del 1956 venne
presentata la nuova Comet III. Era questo un
apparecchio molto originale
in quanto aveva una forma sviluppata in senso verticale a ricordare una
cinepresa.
Era sempre costruito in alluminio pressofuso per pellicola
127 su
cui dava luogo a negativi di 3x4 cm; a differenza delle altre Comet
però
tenendo impugnato l’apparecchio in modo normale il
negativo risultava
impressionato con il lato più lungo orizzontale.
Per ottenere lo stesso
risultato con le precedenti Comet occorreva ruotare
l’apparecchio di 90°: fu
questo il motivo chè portò ad una forma
così inconsueta?
Nel 1969 iniziò la
produzione della COMET 3 che sostituì la
Comet III e rispetto a questa
presentava un frontale con un disegno completamente
diverso.
La Comet III
venne prodotta dal 1956 al 1969
ca., quindi per circa 13 anni, mentre la Comet 3 rimase in
commercio dal 1969
al 1972 ca. ovvero per soli 3 anni.
Attualmente non si conoscono
varianti della
della Comet 3, probabilmente perchè il periodo di
produzione fu molto breve,
mentre della Comet III furono nel tempo prodotte due varianti, per
altro con
una sola piccola differenza.
Nella prima variante l'obiettivo
aveva la
ghiera
di regolazione della messa a fuoco cilindrica con la
numerazione incisa nel
metallo, nella seconda variante la scala per la messa a fuoco era
invece incisa
in una ghiera metallica di forma tronco-conica.
Nella Comet 3 venne mantenuta per
la ghiera di messa a fuoco la forma
tronco-conica. Recentemente ho potuto osservare una variante di Comet 3
con il
corpo macchina verniciato in nero.
Sebbene sia noto che alcuni
apparecchi
Bencini dello stesso periodo fossero prodotti anche in
versione nera (ad
esempio la Koroll 2 di cui parleremo più avanti), in nessun
documento ufficale
della casa viene menzionata una Comet 3 di tale colore:
restano pertanto molti
dubbi sulla autenticità di una tale variante.
La
Bencini fin dal 1947 cominciò
ad esportare parte della propria produzione, in particolare in Gran
Bretagna
dove aveva come agente la catena di farmacie Boots.
E' quindi possibile
trovare
i modelli sopra descritti con scala in metri o con
scala in piedi, ciò è
valido soprattutto per la seconda variante della Comet III.
Dal punto di
vista collezionistico la Comet
III è abbastanza comune mentre più difficile da
reperire è la Comet 3; in
entrambi i casi il valore economico è comunque
modesto.
Ciò nonostante
probabilmente a causa della curiosa forma questo apparecchio
è abbastanza
ricercato e non può mancare in una collezione di
apparecchi di fabbricazione
italiana.
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