Nel 1972 la
Bencini presentò la Comet NK
135; la forma di questa fotocamera era "del tutto
simile a quella di
un apparecchio reflex. Ma la similitudine finisce qui
perchè l'apparecchio in
realtà è solo una macchinetta economica 24x36 mm
con obiettivo f/2,8-50mm
fisso, otturatore con quattro posizioni e naturalmente mirino ottico
galeliano".
In questo modo una rivista dell'epoca
presentò
il nuovo
apparecchio che comunque fu, considerando la produzione precedente, un
notevole
passo avanti.
L'apparecchio aveva le stesse dimensioni di una
fotocamera
reflex, era di colore nero e presentava nella faccia superiore una
parte
sporgente a simulare la presenza del pentaprisma.
Nel 1973
iniziò la produzione della Comet
K 35 che in pratica era una versione economica della
Comet NK 135.
Parallelamente
alla Comet K 35 fu
introdotta un'altra fotocamera denominata Comet NK 135
Automatic che si
distingueva dai modelli già descritti soprattutto per la
presenza di un
esposimetro al CdS accoppiato al diaframma.
Nel 1975 vide la
luce la Comet NK 135
Electronic, un apparecchio
derivato dal modello Automatic in cui il piccolo quadrante che indicava
la
giusta esposizione fu sostituito da due piccoli luci (rossa e verde)
visibili
nel mirino; l'accensione della luce verde indicava che il
diaframma impostato
era quello giusto.
Per
un breve periodo
i due modelli convissero nei listini Bencini, poi il modello Automatic
uscì di
scena.
Gli
apparecchi fin qui descritti erano
fabbricati utilizzando numerorose parti in metallo sia per la struttura
esterna, in particolare la calotta ed il fondello, che per le
parti ed i
meccanismi interni.
Per contenere i costi e quindi
offrire apparecchi a
prezzi
più bassi, la Bencini iniziò la produzione di una
serie di apparecchi 35 mm con
caratteristiche tecniche simili a quelle dei modelli NK e K ma
fabbricati
interamente in materiale plastico.
Anche nell'estetica ci furono alcune
piccole
modifiche che resero l'aspetto generale meno spigoloso, con il
finto
pentaprisma meno pronunciato ed evidente.
Il primo apparecchio
di questa serie ad essere
prodotto fu la Comet
235 nel 1978, che in pratica aveva le stesse caratteristiche
della Comet K
35.
Nel 1979
iniziò la produzione della Comet 335, un
apparecchio con l'aspetto della
Comet 235, ma colorazione
completamente nera, e le caratteristiche tecniche della Comet NK
135.
L'unica
differenza tecnica con la NK 135 era la presenza del contatto caldo per
il
flash sulla slitta e quindi la scomparsa dello spinotto per il cavetto.
Nel 1980 venne proposta la Comet
435 Electronic
che sempre con la “carrozzeria” della Comet 235
erano riproposte le
caratteristiche tecniche della Comet NK 135 Electronic.
Infine nel 1981 venne
presentata la Comet
36 un apparecchio pressocchè simile alla Comet 235
e caratterizzata dalla
presenza di simboli in sostituzione della normale numerazione
nell'indicazione
della messa a fuoco, dei diaframmi e dei tempi di otturazione.
La Comet
NK 135 venne prodotta per
circa 13 anni, dal 1972 al 1985, e durante tale periodo subì
alcune varianti:
-
un modello venne fabbricato con calotta e parte superiore in colore
grigio
cromato ( 1973 ca)
- a partire dal 1978 ca fece la sua comparsa il
contatto
caldo per il lampeggiatore sulla slitta con conseguente sconparsa dello
spinotto per il cavetto.
La Comet K 35
venne
prodotta per circa 12 anni,
dal 1973 al 1985: - all' inizio degli anni 80 anche in questo
apparecchio il
contatto caldo sostituì la spinotto nella connessione con il
flash.
La Comet
NK 135 Automatic venne
prodotta per soli 3 anni circa, dal 1973 al 1976: non si conoscono
varianti.
La Comet
NK 135 Electronic
venne prodotta per circa 10 anni, dal 1975 al 1985, e durante tale
periodo
subì alcune modifiche:
- in un modello la rotella per
impostare le opzioni
d'uso (Auto, Flash, B) aveva fondo argento con scritte nere
- all'
inizio degli
anni 80 anche in questo apparecchio il contatto caldo
sostituì la spinotto
nella connessione con il flash e per l'alimentazione dei
circuiti
dell'esposimetro occorreva utilizzare due batterie con
voltaggio compreso tra
1,35 e 1,5 volts.
La Comet 235
venne prodotta per circa 11 anni, dal 1978 al 1989; all'inizio degli
anni 80
subì una serie di modifiche:
- la
“carrozzeria” divenne tutta di colore nero
-
i diaframmi persero i simboli ed furono indicati dai soliti valori
numeri
compresi tra 8 e 22
- anche in questo apparecchio il contatto
caldo sostituì
la spinotto nella connessione con il flash.
La Comet 335
venne prodotta per
circa 10 anni (1979-1989), la Comet
435 Electronic per circa 9 anni (1980-1989) e la Comet
36 venne
prodotta per circa 5 anni: di questi apparecchi non si
conoscono varianti.
La Bencini
fin dal 1947 cominciò ad esportare
parte della propria produzione, in particolare in Gran
Bretagna dove aveva
come agente la catena di farmacie Boots.
Anche questi apparecchi
probabilmente
furono esportati dal momento che i libretti di istruzioni
erano plurilingue
(italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo)
Dal punto di
vista collezionistico questi
apparecchi sono poco ricercati anche se non tutti sono
comuni; il valore
economico è modesto.
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