A partire
dal 1969 la Bencini iniziò la
produzione di apparecchi per caricatori Kodapak più
convenzionali e più
simili a quelli della concorrenza, il primo di questi
apparecchi fu la Comet
400 che nei listini si affiancò alle
camere della serie Unimatic.
La Comet
400 aveva il caratteristico aspetto degli apparecchi per caricatori
Kodapak ed
era costruita in plastica.
La Comet 400 rappresentò un passo
indietro rispetto
alla Unimatic 800 che aveva delle caratteristiche tecniche
superiori, ciò per
altro rendeva la Comet 400 più economica per il
consumatore: 7300 lire contro
le 9800 lire della Unimatic con un risparmio del 25%.
Sicuramente era
ciò che
la Bencini voleva ottenere con questo nuovo apparecchio.
Gli
altri apparecchi della 1^ serie:
Sempre nel 1969, a fianco della
Comet 400, venne
presentata la Comet 100 che differiva dalla
“sorella maggiore” solo per
la qualità dell'obiettivo che era di minor pregio
trattandosi di una semplice
lente a menisco.
Nel 1970 la Comet 100 venne
sostituita dalla Comet
200
che almeno apparentemente non presentava alcuna miglioria
rispetto al modello
che andava a sostituire.
Sempre nel 1970 venne introdotta
anche la Comet 404 con
obiettivo acromatico e la
possibilità di regolare il diaframma
in tre posizioni indicate da simboli.
La
Comet 400 venne prodotta per circa 3 anni (1969-1971), la Comet 100
ebbe invece
vita brevissima (1969-1970), più longeve furono la
Comet 200 e la Comet 404
che furono presenti nei listini Bencini dal 1970 al 1977.
Questi modelli non
subirono praticamente modifiche durante la loro vita se
escludiamo il cambio
del logo presente all'interno del pulsante di scatto che nei primi
tempi era
formato da un cerchio nero con inscritta la scritta
“bencini” in bianco e
successivamente divenne una grossa “ b “
con accanto in verticale il nome
“bencini”.
Questi apparecchi furono sicuramente
venduti anche all'estero, in
particolare in Gran Bretagna ed è possibile ritrovare
modelli in cui è presente
il nome del distributore per quel paese ovvero la catena di farmacie
Boots.
Sui
mercati esteri alcuni modelli potevano assumere anche
denominazioni
differenti: in particolare la Comet 400 diventava Unimatic 400 e la
Comet 404
si chiamava Unimatic 200.
Dal
punto di vista collezionistico questi apparecchi
sono comuni, poco ricercati e di scarso valore economico.
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