FOTOCAMERE  BENCINI

KOROLL MARINE


fronte scheda

   In questo capitolo parleremo di un apparecchio molto particolare, la Koroll Marine, una fotocamera subacquea prodotta a partire dal 1979 e commercia­lizzata anche da una azienda specializzata in articoli foto-sub, la Sub Center di Milano, con il nome di Al­famar. 

   La costruzione di fotocamere da utilizzare sot­t'acqua è sempre stata decisamente poco comune sia in Italia che fuori, in casa nostra avevamo avuto solo altri due esempi di apparecchi foto-sub: 
- negli anni 60 la Galileo di Milano aveva pro­dotto una custodia per utilizzare la GAMI 16 in ac­qua o a pochi metri di profondità 
- nei primi anni 70 sempre a Milano veniva pro­dotto un piccolo apparecchio per pellicola 35 mm denominato prima Mini-Sub e poi Anfibian e capace di resistere anche alla profondità di 50 metri.
 
   Negli anni 70 la fotocamera subacquea più desi­derata, la “leica” del mare, era senza dubbio la Niko­nos prodotta dalla Nikon il cui progetto era l'evolu­zione di quello della francese Calypso, una fotoca­mera ideata negli anni 50 dal pioniere delle immer­sioni Jacques Cousteau. 
   La Koroll Marine venne accolto con favore dalla stampa specializzata che, ad esempio, scriveva : In Italia viene prodotta la Alfamar, commercializzata dalla Sub Center e dalla Bencini (col nome Koroll Marine). Si tratta di un apparecchio con ottica da 50 mm formato 35 mm. Tutti i comandi sono regola­bili sott'acqua, si possono montare lenti addizionali, fla­sh elettronici o a lampadine e i risultati sono inte­ressanti. Forse è l'unica alternativa completa alla Niko­nos attualmente prodotta , anche se l'impossibi­lità di intercambiare gli obiettivi si fa sentire. 
   Per altro la Koroll Marine rispetto alla Nikonos aveva il vantaggio di poter essere utilizzata a profon­dità superiori, ben 100 metri la prima contro i 50 metri della seconda; la Koroll Marine poteva inoltre utiliz­zare numerosi accessori della Nikonos.  

   In pratica si trattava di una fotocamera per pelli­cola 35 mm, del tutto simile alla Comet 335, conte­nuta all'interno di una custodia stagna in alluminio pressofuso all'esterno della quale erano presenti i co­mandi che ne consentivano la regolazione e l'uso. 
   La custodia era composta da due parti separabili tra cui era posta una guarnizione in gomma tipo O-ring; sganciando le quattro chiusure metalliche pre­senti le due parti potevano essere separate ed era così visibile l'apparecchio fotografico vero e proprio che rimaneva fissato alla parte anteriore della custo­dia.
   Tutte le operazioni riguardanti l'introduzione, il riavvolgimento e l'estrazione della pellicola andava­no eseguite con la custodia aperta
.

   Per la Koroll Marine erano disponibili una serie di accessori. Bisogna ricordare che, poiché l'acqua ha un indi­ce di rifrazione maggiore rispetto all'aria, l'angolo di ripresa di un obiettivo sott'acqua diminuisce di circa un terzo: così il normale 50 mm diventa un piccolo tele. 
   Per questo motivo uno degli accessori più impor­tanti era un aggiuntivo grandangolare che portava l'angolo di campo dell'obiettivo a circa 100° (che sul 24x36 mm corrisponde a circa la focale di 20 mm); per fissare l'aggiuntivo era presente sulla parte ante­riore della custodia, in corrispondenza dell'oblò del­l'obiettivo, una ghiera opportunamente filettata. 
   Altri aggiuntivi ottici erano tre lenti addizionali per riprese ravvicinate (fino a un minimo di messa a fuoco di 14 cm sott'acqua) , infine sempre per l'o­biettivo era disponibile un paraluce in gomma.
   Altro importante accessorio utilizzato nella foto­grafia subacquea è il flash.
   Sott'acqua non è affatto buio, specialmente in estate, in acque limpide ed alle profondità normal­mente frequentate dai sub muniti di autorespiratore; l'acqua però agisce come un gigantesco filtro tratte­nendo man mano che si scende in profondità i colori più caldi dello spettro. 
   L'uso del flash è quindi indispensabile per ottene­re foto con tutti i meravigliosi colori del mondo su­bacqueo.
 

   La Koroll Marine – Alfamar restò in produzione per circa 6 anni, dal 1979 al 1985 e , a parte la diver­sa denominazione, non si conoscono varianti. 
   Dal punto di vista collezionistico la Koroll Mari­ne – Alfamar è un apparecchio decisamente poco co­mune, di non facile reperibilità; anche il valore è in­teressante soprattutto se provvista di mirino sportivo e dotata di qualche accessorio, in particolare dell'ag­giuntivo grandangolar
e.


lato lato2
retro

due parti aperta
separate

alfamar granda
accessori

copertina libro

SCHEDA  DAL  LIBRO
copertina

LIBRETTO
ISTRUZIONI
pieghevole marine

PIEGHEVOLE

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