Nel 1953
gli
scambi commerciali con la Germania di attrezzature fotografiche
furono rilevanti, in particolare furono buone le esportazioni di
pellicola cinematografica mentre per il resto (fotocamere, accessori,
carte fotografiche, pellicole in rullo) furono maggiori le
importazioni.
Nello stesso anno l'Agfa abbasso i
prezzi dei propri
prodotti sensibili e la Leitz produsse il suo milionesimo obiettivo.
Sulle
riviste
italiane specializzate si continuava a parlare diffusamente
dell'impiego delle pellicole per il colore e si moltiplicavano gli
articoli dedicati all'uso dei lampeggiatori sia elettronici che a
lampada, per lo più di fabbricazione tedesca, spesso
indispensabili
per ottenere buoni risultati con le emulsioni per il colore del
periodo.
Ci fu un ritorno alle fotocamere reflex
biottiche
6x6, con la presentazione delle nuove Ikoflex II, Rolleiflex 2,8 C e
Rolleicord IV, ed anche della stereofotografia.
Alla
Fiera di
Milano il mercato fotografico venne descritto come “in
crisi” per
saturazione (troppi prodotti) e difficoltà nelle vendite a
causa del
reddito troppo basso degli italiani.
Malgrado ciò le industrie
nazionali presentarono varie novità: Afiom Vega I e II,
Sonne C,
Gamma Stella, Kristall 53, Janua sincronizzata; ma la fotocamera
italiana più rappresentativa fu certamente la microcamera
della
Galileo GaMi 16.
In Germania la Photokina di Colonia
venne
posticipata al 1954.
Alla
Fiera ci
furono anche fatti negativi: la Ducati era presente solo con
proiettori cinematografici 16 mm e la Rectaflex era assente anche se
sul Progresso Fotografico la fabbrica romana era comunque presente
con vari articoli tecnici e presentò il modello
Rotor.
Per
mantenere vivo l'interesse sulla fotocamera reflex venne realizzata
anche la Rectaflex Gold, un apparecchio con telaio dorato da donare a
personaggi famosi come ad esempio Papa Pio XII, il presidente
americano Eisenhower, il presidente italiano Einaudi.
In
quell'anno
venne organizzata una Grande Mostra Fotografica Nazionale con il
coinvolgimento dei migliori fotoamatori italiani e l'intenzione di
stimolare altre persone a cimentarsi nella fotografia; sul risultato
finale di tale evento ci furono però sulla stampa
specializzata
commenti discordanti.
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