FOTOCAMERE  ITALIANE  1946-1964
ITALIAN  CAMERAS  1946-1964
1955

    Nel 1955 in Italia il mercato nel settore fotografico era ancora difficile, c'era grande concorrenza sui prezzi tra i commercianti ed i grossisti erano accusati di vendere sottobanco direttamente al pubblico.

    In quell'anno si poteva certificare il declino della produzione italiana di fotocamere di qualità, si era fermato il risveglio del settore e la nascita di nuove industrie mentre cominciavano le chiusure, cessata ad esempio la produzione della Ducati Sogno e della Janua San Giorgio mentre la Rectaflex era in grande difficoltà. 
    Dal punto di vista tecnico la produzione nazionale era di buona qualità ma le politiche commerciali non erano all'altezza del momento, c'era grande confusione su cosa fare per tenere testa alla produzione della Germania ormai padrona del mercato italiano ed europeo.             Anche per i tedeschi però non tutto andava per il meglio, la produzione di fotocamere era aumentata (+ 20% ca.) ma il valore complessivo della produzione era diminuito (-5% ca.) a causa dello sconto sui prezzi e della maggiore produzione di apparecchi economici; intanto sul mercato USA aumentava la penetrazione dei prodotti giapponesi a scapito di quelli germanici.

    Negli USA continuava il grande successo della fotografia stereoscopica con la produzione di nuovi apparecchi (es. Stereo Colorist e Stereo Vivid), anche il Europa si cercò di seguire tale moda con nuove fotocamere (es. Edixa Stereo II) e con accessori per la ripresa stereo sia per Leica (Stemar) che per Contax.

    Alla Fiera di Milano malgrado tutto l'industria fotografica italiana presentò delle novità, la Summa Report, la Kobell Film, la Gamma Alba, ma l'apparecchio che più si fece notare fu la ISO Duplex Super 120, una fotocamera per ottenere immagini stereo su pellicola formato 120; inoltre l'uso sempre più diffuso dei lampeggiatori obbligò le aziende produttrici di apparecchi economici, come la Bencini e la Closter, a modificare i propri vecchi modelli per renderli utilizzabili con il flash.

    La tecnologia applicata alle fotocamere si orientava sempre più verso gli automatismi e sulle riviste di settore di quell'anno vennero descritti vari apparecchi con esposimetro fotoelettrico incorporato come le tedesche Zeiss Contaflex II, Voigtlander Vitessa L, per il formato 35 mm, e la giapponese Yashicaflex, per il formato 6x6.


VOCI DALLA FIERA DI MILANO

A. F. I. O. M.
WEGA 2

  OFFICINE
           CHINAGLIA
KRISTALL

  OFFICINE
           CHINAGLIA
KRISTALL R

  OFFICINE
           CHINAGLIA
KRISTALLETTE

I. S. O.
DUPLEX SUPER 120

OFFICINE GAMMA
ALBA

TIRANTI CESARE
SUMMA REPORT

FOTOTECNICA
HERMAN OLIMPIC

CLOSTER
PRINCESS S

CLOSTER
   PRINCESS                               JUNIOR S

BENCINI
COMET S

BENCINI
COMET II S

BENCINI
RELEX II o S

BENCINI
KOROLL S

   BONIFORTI e
              BALLERIO
KOBELL FILM

E.C.O.M.
STEREOMINIATUR

(prototipo)


 BONIFORTI e
              BALLERIO
PHOTOCROME
(prototipo)

OFFICINE GATTO
VESTACROME
(prototipo)



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