FOTOCAMERE  ITALIANE  1946-1964
ITALIAN  CAMERAS  1946-1964
1957

    Nel 1957 il mercato fotografico in Italia continuava ad espandersi, vi si avvicinavano sempre di più i ceti medi e quelli popolari; i commercianti continuavano ad accusarsi reciprocamente di farsi concorrenza sleale ma intanto nessuno smetteva di proporre e fare sconti e ribassi, in questo modo i fotografi godevano di buoni prezzi almeno per quanto riguardava le fotocamere.  
    La maggior parte dei dilettanti si orientava verso apparecchi non troppo costosi ed per quelli costosi continuava ad esserci una forte attività di contrabbando anche a causa degli alti costi legati alla distribuzione; si iniziava intanto a parlare di Mercato Comune Europeo.

    Anche la fotografia a colori continuava a diffondersi, ormai tutte le industrie produttrici di pellicole avevano nei listini materiale a colori e la sensibilità delle emulsioni era in aumento, per il momento le pellicole invertibili erano più usate di quelle negative. 
    A frenare la diffusione del sistema negativo-positivo c'era anche la difficoltà di ottenere stampe in cui i colori ottenuti fossero uguali a quelli reali del soggetto.

    Sul mercato USA Giappone e Germania erano sempre in concorrenza, per quantità di pezzi importati l'industria giapponese era in forte vantaggio ma la Germania era superiore per quanto riguardava il valore in dollari delle fotocamere esportate. 
    Per la prima volta a Washington si tenne una fiera dedicata alla fotografia (I.P.E.X.); forte la presenza dell'industria giapponese con interessanti novità, ad esempio la Asahiflex, reflex senza pentaprisma ma con ritorno automatico dello specchio, e la Miranda, una reflex con pentaprisma.

    Alla Fiera di Milano ci furono poche novità ed anche una piccola presenza di apparecchi di fabbricazione giapponese; l'industria italiana fu presente con alcune piccole novità, la Closter Princess 2, la Klein K II, la Bencini Koroll 24. 
    In quell'anno però ci fu anche la chiusura della fabbrica romana della Rectaflex che continuò ad essere per il momento fabbricata nel Liechtenstein.

    In Germania ormai oltre il 30% delle fotocamere prodotte erano per il formato 24x36 mentre solo il 12% ca erano per il formato 9x12 o superiore.
    Varie le novità dall'estero:
- dalla Germania Ovest: la Leica IIIg, la Voigtlander Vitessa T, la Rolleiflex 4x4
- dalla Germania Est: la Werra, la Pentacon FBM
- dalla Svezia: la Hasselblad 500 C


VOCI DALLA FIERA DI MILANO

CLOSTER
PRINCESS 2

KLEIN
K II

AMT
MAXIMA

AMT
MAXIMA II

BENCINI
KOROLL 24

RECTAFLEX
LIECHTENSTEIN


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